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Visualizzazione dei post con l'etichetta partito democratico

La grandine italiana si abbatte sull'Europa

di Lorenzo Banducci “Pensavo che piovesse non che grandinasse.” Difficile non ripensare oggi a queste parole (a me le ha ricordate mio padre) pronunciate da Alcide De Gasperi all’indomani delle elezioni del 1948 che videro una grossa affermazione della DC la quale seppe andare oltre ogni più rosea previsione della vigilia.

Contendenti democristiani?

di Lorenzo Banducci Anche ieri sera si è consumato, durante la Direzione Nazionale del Partito Democratico, l’ennesimo momento di grossa difficoltà per questa forza politica. Sembrerebbe stabilita, almeno in apparenza, una data per le prossime primarie per la scelta del segretario (24 novembre) ma ancora le regole non sono state definite e si è rimandato tutto a una prossima assemblea nazionale (20-21 settembre).

C’è ancora posto per i cattolici democratici?

di Rocco Gumina La recente rottura “a caldo” della fusione “a freddo” avvenuta nelle scorse politiche tra l’Unione di Centro guidata dall’evergreen Casini, buono per ogni stagione, e Mario Monti tecnico prestato alla politica per redimerla ma che adesso cerca espiazione da essa, ci può dare l’assist per l’avvio di una riflessione circa il destino attuale e futuro di quello che una volta veniva largamente inteso come “cattolicesimo democratico”. Infatti, nel contenitore UDC – Scelta Civica ormai scoppiato da più parti, vari sono stati i protagonisti da Olivero a Riccardi, da Buttiglione alla Binetti che in un modo o nell’altro si possono accostare - con le dovute differenze e qualità - alla storia politica cattolico - democratica. Questa - dai pionieri Murri e Toniolo, ai costituenti Dossetti e De Gasperi passando per Sturzo, La Pira, Lazzati, Fanfani e Moro - ha rappresentato per l’intera nazione italiana una risorsa in termini di progetti, di idee, di visione del mondo e di rap

Atene, Sparta, la Persia e il futuro del PD

di Lorenzo Banducci La crisi all’interno del Partito Democratico è figlia della profonda crisi istituzionale che si vive all’interno del Paese. In un’Italia dove tutti i partiti sono ancora “personali” il PD rappresenta una specie di “sperimentazione” fuori dalla norma direi quasi anacronistica. Il frutto di un sogno così difficile da realizzare: rendere l’Italia un paese “normale” rispetto agli standard democratici europei ed occidentali. Un partito all’interno del quale le posizioni sono diversificate, le opinioni sono varie, ma alla fine dopo attente discussioni si arriva ad una sintesi intorno alla quale tutte le componenti fanno quadrato.

PD e M5S: accordo possibile?

di Giovanni Gentili " Non so dove potremo fallire ma falliremo,   perché il Partito Democratico è fatto così ": frase    dei Simpson del 2008. E adesso??? Ancora una volta il centro sinistra non riesce a vincere le elezioni per colpa di una campagna elettorale giocata troppo sul realismo e troppo poco sulle emozioni. Facile dire ora “se ci fosse stato Renzi…”. Purtroppo è così, checché ne dicano i sondaggi di Pagnoncelli. E non si tratta, guardate, “di coltivare inganni” come ha detto Bersani in conferenza stampa, ma di offrire una narrazione politica che dia entusiasmo e che sia portatrice di un sogno.

Dichiarazione di voto

di Lorenzo Banducci   Nel giorno del silenzio elettorale mi risulta difficile non parlare cercando di valutare questa campagna elettorale che ieri ha avuto la sua conclusione.

Nuove voci per un nuovo cattolicesimo democratico

di Lorenzo Banducci Una scelta di coraggio invocata nei giorni scorsi da vari politici cattolici militanti nel PD. Ieri il Partito Democratico ha presentato quattro nuove candidature, provenienti dal mondo cattolico, tutte innovative e forti.

La busta misteriosa

di Giovanni Gentili   Tra il vaso cinese e la busta misteriosa che scegliereste? daiii il vaso cinese è sicuro ma...fa cagare!!! io busta misteriosa tutta la vita. Voto Renzi. #Proviamolo (Martin)

Una nuova politica per battere l'antipolitica

di Lorenzo Banducci Sfogliando “la Stampa” di oggi mi sono imbattuto in una notizia interessante che volevo condividere con voi. L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton in un convegno a porte chiuse promosso a Londra dalla sua fondazione Global Progress e da Policy Network di Tony Blair ha tenuto una lezione ad alcuni dei trenta-quarantenni più promettenti della sinistra europea. La lezione è culminata con un aneddoto che mi ha fatto molto riflettere.

A proposito delle nozze gay

Di Lorenzo Banducci  Qualche giorno fa ho espresso sempre dalle pagine del nostro blog la mia contrarietà al matrimonio fra persone dello stesso sesso senza spiegare il perché di questa mia convinzione. La posizione della Chiesa Cattolica su questo tema è piuttosto chiara. Il matrimonio in quanto sacramento sul quale si fonda la famiglia (prima cellula della Chiesa e della società) può avvenire solo fra persone di sesso diverso, proprio perché in grado di completarsi a vicenda e di donarsi pienamente l’uno all’altra e viceversa.

La sofferenza del dialogo

di Lorenzo Banducci Sabato scorso si è consumato durante l’assemblea del Partito Democratico l’ennesimo tentativo da parte di questa forza politica di provare a mettere a confronto in modo costruttivo componenti ideologiche tanto diverse fra loro sul tema dei diritti civili e nello specifico sul tema delle unioni di fatto/matrimoni gay. Alla fine ne è uscita una bagarre che ha condotto da un lato all’approvazione di un documento , secondo il mio parere, molto equilibrato e frutto del lavoro di più di un anno compiuto da una commissione appositamente creata; e dall’altra alla scelta operata dall’assemblea di non votare un altro documento, che proponeva l’introduzione (fra le altre cose) dell’istituzione del matrimonio civile alle coppie omosessuali.

La fine del confronto fra pubblico e privato

di Lorenzo Banducci Sono giorni che sui giornali non si parla altro che di spending review. Riduzione di sprechi e taglio della spesa pubblica sono nell’agenda del governo in questa sua ultima fase operativa con lo scopo di sventare il temutissimo aumento dell’IVA che potrebbe di fatto aggravare la già pesante situazione di recessione. Su questo tema si sono scatenati gli ormai soliti dibattiti sul tema trito e ritrito del confronto fra pubblico e privato, fra dirigismo economico e neoliberismo, fra intervento dello Stato per regolarizzare il mercato e libertà del mercato stesso.