Di Niccolò Bonetti
E' possibile pensare la reincarnazione
dal punto di vista cattolico?
La credenza largamente diffusa nelle
religioni orientali come l'induismo o il buddismo o nello stesso
platonismo nella reincarnazione non può essere facilmente liquidata
perché come scrive Kung “ per molte persone (essa) risponde a
interrogativi che altrimenti non trovano una risposta; per alcuni,
quindi, essa colma un vuoto religioso-culturale”.
Potrebbe la credenza nel purgatorio
illuminare alcuni aspetti oscuri e problematici della dottrina
dogmatica del luogo intermedio cioè il purgatorio?
Per Rahner nella morte la decisione
umana diventa definitiva ma ,data la pluristratificazione dell’essere
dell’uomo, solo dopo la morte si realizza una maturazione di tutto
l’uomo.
Questa adeguazione e maturazione
richiede uno stato intermedio di purificazione e espiazione come
insegna la dottrina tradizionale.
Rahner tuttavia si domanda “questa
dottrina della permanenza definitiva delle persone umane e del loro
destino finale nel possesso immediato di Dio o nella perdizione
eterna, vale anche e precisamente come una dottrina di fede
vincolante per quegli uomini che non si sono attuati in maniera
personale libera in ordine alla loro definitività? “
Rahner risponde che ,qualora si
risponda affermativamente,ne deriverebbe che la maggior parte delle
persone che si trovano in paradiso “ sono persone che non sono mai
pervenute a una decisione personale, per cui la beatitudine eterna va
pensata in parte come frutto di una libertà (ovviamente dotata di
grazia) e in parte come frutto di un semplice evento naturale”.
Per queste persone la storia della
libertà è mai iniziata?Sono mai veramente morte nel senso teologico
del termine?Cioè la loro libertà è diventata definitiva?
E qui si inserisce l'affascinante
ipotesi di Rahner:e se per coloro che nella loro vita mortale non
sono giunti ad una decisione libera,personale,definitiva,assoluta pro
o contro Dio si aprisse la possibilità di “ una storia della
libertà postmortale”?
E a questo proposito s’inserirebbe
l’idea della reincarnazione. Dice Rahner:
“Io non nutro veramente alcuna
simpatia per la ‘trasmigrazione delle anime’ e altre
rappresentazioni simili. Ma se teniamo presente la straordinaria
diffusione di quest’idea nel tempo e nello spazio, oggi non più
limitata ad un’area culturale ristretta; se non valutiamo troppo in
fretta e con troppa sufficienza il nostro sentire occidentale come
l’unico giusto, allora possiamo chiederci se la dottrina della
trasmigrazione delle anime non contenga qualcosa di giusto.
Allora...potremmo chiederci se una dottrina moderata della
trasmigrazione delle anime non trovi un posto anche all’interno
della dogmatica cristiana della dottrina del purgatorio”.
In altri termini,una nuova chance di
vita terrena per coloro che in questa vita non si sono decisi
né pro né contro Dio?
Solo un esercizio teologico?
Solo un esercizio teologico?
(Niccolò Bonetti)
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