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Irresponsabili


di Lorenzo Banducci

 
Con la fiducia tolta al governo Monti si sono aperti nuovi (ed inquietanti) scenari per la politica nostrana.

Berlusconi ha infatti annunciato la sua discesa in campo, mandando in malora le primarie del centro-destra che si sarebbero dovute celebrare il 16 dicembre. La candidatura dell’ex premier è comunque tutt’altro che sicura. Dopo che la Lega ha annunciato, tramite Maroni, che, se vi sarà Berlusconi, correrà da sola alle prossime elezioni politiche e dopo che il PDL sta rischiando l’implosione dopo questa ennesima discesa in campo dell’immortale Silvio tutta la vicenda politica del Cavaliere resta in bilico. E’ di poco fa inoltre la dichiarazione dello stesso Berlusconi che annuncia il ritiro della sua candidatura nel caso in cui Monti si mettesse a capo di una coalizione dei “moderati”. Insomma la situazione del PDL rimane in fermento.
 
In fermento come i conti in rosso del nostro paese. L’attacco speculativo subito dall’Italia nella giornata di ieri è stato molto forte e tutto questo è accaduto dopo le dimissioni di Monti e l’annuncio di Berlusconi! Terrificanti anche le copertine dei giornali internazionali. Ci hanno fatto sprofondare indietro di un anno e la nostra memoria è scivolata via nei ricordi di un’Italia derisa e sbeffeggiata in Europa dalla coppia Merkel-Sarkozy.
 
Irresponsabili. E’ questo l’unico pensiero che mi frulla in testa dopo quello che è accaduto lo scorso fine settimana. Togliere la fiducia al governo Monti solo per finalità propriamente politiche e personali denota da parte del PDL una mancanza enorme di senso delle istituzioni. In molti potranno chiedermi: “Ma cosa cambia? Saremo andati a votare a Marzo e invece ci andremo a Febbraio!! Si tratta di un solo mese…” La risposta è presto pronta. Con questa mossa sono saltati sia il decreto che avrebbe dovuto ridurre il numero delle province portando ad importanti risparmi per le casse dello Stato sia il decreto che avrebbe garantito l’incandidabilità per i condannati (sarà un caso?!). Insomma ancora una volta si sono preferiti gli interessi di parte a quelli della comunità.
 
Lo scopo comunque è stato centrato. In tv (dopo l’indigestione delle primarie del centro-sinistra) si è tornato a parlare di Silvio e del centro-destra. I consensi sono cresciuti subito per il PDL che, smarcandosi dalle politiche del governo Monti, ha parlato (come fa da oltre 20 anni) alle pancia dei cittadini italiani.
 
Non sapendo dove andremo e quali schieramenti saranno pronti a scontrarsi a febbraio proviamo ad attaccarci alle poche certezze rimaste.
 
1-    Ci apprestiamo a vivere tempi difficili e confronti aspri che speravamo di aver messo alle spalle.
2-     Avremo una legge elettorale vergognosa (anche per colpa dell’irresponsabilità del centro-destra) che non ci consentirà nuovamente di scegliere i nostri parlamentari (anche se per fortuna il centro-sinistra ha annunciato che terrà delle elezioni primarie per rimediare a questo ennesimo pasticcio).
3-    Sarà una campagna dura che consegnerà il Paese al rischio di ingovernabilità e di caos se non vi saranno né vincitori né vinti.
 
Le certezze sono dunque poche e nemmeno positive. Cerchiamo, cari amici, in questi mesi di discernere con calma quelle che potranno essere le scelte migliori per il nostro futuro, perché esso dipende da noi.
 
(Lorenzo Banducci)

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