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Visualizzazione dei post con l'etichetta Renzi

Il senso dell'umano

È  una riflessione amara quella che mi spinge a scrivere mentre il mese di agosto - e, con esso, la parte più rovente dell’estate - se ne è andato. È  stata una stagione densa di accadimenti nazionali e internazionali e in questo marasma di sangue, incertezza e morte che ci circondava, il nostro Paese è andato avanti grazie alla sua inesauribile bellezza e alla sua straordinaria forza. Il pensiero che mi ha distolto dalla rilassatezza pacifica di questi giorni “persi in pigrizia”, come direbbe Guccini, scaturisce da una domanda: esiste ancora il senso dell’umano?

Referendum costituzionale - Referendum e leggi popolari: più spazi, troppe incognite

di Gabriele Maestri «Oltre il Senato c’è di più». Verrebbe da introdurre così la riforma della Costituzione su cui saremo chiamati a votare in autunno. Si è parlato molto (e in parte a sproposito, semplificando troppo e male da una parte e dall’altra) delle trasformazioni che subirebbe la seconda Camera, ma ci si è soffermati meno su altri contenuti, non meno importanti rispetto alla struttura e alla formazione del secondo ramo del Parlamento. Se di spazi di partecipazione popolare si deve ragionare, è giusto farlo ad ampio spettro. A tutt’oggi, i cittadini possono partecipare alla vita politica in più modi: indirettamente, votando i loro rappresentanti al Parlamento; in maniera diretta, soprattutto presentando in forma collettiva proposte di legge (per proporre alle Camere temi su cui legiferare) o richieste di referendum (per eliminare dall’ordinamento norme non gradite). Questi ultimi due strumenti, col tempo, hanno mostrato alcuni limiti: le proposte di legge popolari si

Referendum costituzionale - Cittadini più partecipi, se vorranno

  di Raffaele Dobellini Il 4 dicembre 2016 gli elettori italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso nei confronti della Riforma costituzionale, cosiddetta “Renzi-Boschi” o “Boschi-Napolitano”. Già dalla scelta di come appellare questa Riforma si possono comprendere le posizioni in campo. Chi la chiama Renzi-Boschi vuole porre attenzione sul significato che l’approvazione della stessa avrà per le sorti del Governo in carica. Chi la denomina Napolitano-Boschi pone, invece, l’accento sul fatto che la legge costituzionale aveva avuto inizialmente l’avallo della maggioranza delle forze politiche presenti in Parlamento, anche grazie all’esplicito sostegno del Presidente emerito, Giorgio Napolitano, che aveva accettato la propria rielezione per contribuire, tra l’altro, alle riforme istituzionali. Al di là, però, dei risvolti politici che avrà l’esito referendario è opportuno soffermarsi su quali effetti questa Riforma avrà nel concreto e, nello s

Una riforma a metà

di Lorenzo Banducci Oggi diamo spazio all’amico Gioele Anni, segretario nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica, che, rispondendo ad alcune mie domande, ci parla del ddl “La buona scuola” da poco approvato dal Parlamento e che si propone di riformare la scuola italiana.   Per prima cosa, ci tengo a ringraziare i Nipoti di Maritain per questo spazio di dialogo. Per me è l’occasione di fare sintesi dopo un anno in fibrillazione tra incontri, letture e discussioni sulla “Buona scuola”. Dalla consultazione pubblica di settembre alla discussa approvazione di luglio, è successo praticamente di tutto: progetti, annunci, smentite, contestazioni, prove di forza politiche. Un anno in cui i ragazzi del Msac si sono informati, hanno proposto assemblee nelle scuole, si sono mobilitati per migliorare la riforma pur senza scioperare. Un anno in cui, a Roma, noi responsabili abbiamo avuto modo di incontrare ministri e parlamentari, siamo stati a Palazzo Chigi con Boschi, Madi

Nuova politica industriale per riformare il lavoro

di Lorenzo Banducci Diamo spazio oggi a un’intervista esclusiva al professor Faioli docente di diritto del lavoro a Roma sul tema tanto dibattuto in queste ore del Jobs Act.

Renzi, Fassina, Cuperlo e le preferenze

di Franco Banducci Secondo Renzi: Cuperlo e Fassina hanno un diverso grado di autorevolezza per esprimersi sul tema delle preferenze, anche per questo dovrebbero essere introdotte.

Francesco potrebbe avere un'altra opportunità di esprimersi sulle unioni gay

di John L. Allen in “ncronline.org” del 3 gennaio 2014 (traduzione: www.finesettimana.org ) Non capita spesso che la vita reale generi un esperimento di laboratorio che aiuti a risolvere un dibattito storico, ma la politica italiana può creare proprio una tale opportunità per fare luce su una questione biografica chiave relativa a papa Francesco. Dato che il tema è lo status legale delle relazioni tra persone dello stesso sesso, il parere del papa ovviamente assume un interesse non meramente storico.

L’avvento di un Berlusca semi-democratico

di Rocco Gumina L’estate sta finendo e la politica italiana nelle sue varie forme ed espressioni ci regala, prima dell’avvento dell’autunno e del rigido inverno, alcune sollecitazioni su cui vale la pena riflettere. Nonostante il caldo estivo i politici nostrani non hanno permesso una pausa sui temi “forti” dell’agenda politica come la situazione giudiziaria di Berlusconi, l’IMU, la ripresa economica, la legge elettorale. Il periodo di calura, però, ci ha concesso un’immagine fotografica che al di là delle ironie che si possono elaborare, ci permette di avviare una riflessione su di un tema davvero importante: dopo Berlusconi, che pare ormai sulla soglia del tramonto politico, quale leader canalizzerà maggiormente le attenzioni dei giornalisti e degli italiani?

Contendenti democristiani?

di Lorenzo Banducci Anche ieri sera si è consumato, durante la Direzione Nazionale del Partito Democratico, l’ennesimo momento di grossa difficoltà per questa forza politica. Sembrerebbe stabilita, almeno in apparenza, una data per le prossime primarie per la scelta del segretario (24 novembre) ma ancora le regole non sono state definite e si è rimandato tutto a una prossima assemblea nazionale (20-21 settembre).

Atene, Sparta, la Persia e il futuro del PD

di Lorenzo Banducci La crisi all’interno del Partito Democratico è figlia della profonda crisi istituzionale che si vive all’interno del Paese. In un’Italia dove tutti i partiti sono ancora “personali” il PD rappresenta una specie di “sperimentazione” fuori dalla norma direi quasi anacronistica. Il frutto di un sogno così difficile da realizzare: rendere l’Italia un paese “normale” rispetto agli standard democratici europei ed occidentali. Un partito all’interno del quale le posizioni sono diversificate, le opinioni sono varie, ma alla fine dopo attente discussioni si arriva ad una sintesi intorno alla quale tutte le componenti fanno quadrato.

PD e M5S: accordo possibile?

di Giovanni Gentili " Non so dove potremo fallire ma falliremo,   perché il Partito Democratico è fatto così ": frase    dei Simpson del 2008. E adesso??? Ancora una volta il centro sinistra non riesce a vincere le elezioni per colpa di una campagna elettorale giocata troppo sul realismo e troppo poco sulle emozioni. Facile dire ora “se ci fosse stato Renzi…”. Purtroppo è così, checché ne dicano i sondaggi di Pagnoncelli. E non si tratta, guardate, “di coltivare inganni” come ha detto Bersani in conferenza stampa, ma di offrire una narrazione politica che dia entusiasmo e che sia portatrice di un sogno.

Il centro-sinistra di Bersani

di Lorenzo Banducci E’ finita. La corsa di queste elezioni primarie si è definitamente conclusa con in successo al ballottaggio di Pierluigi Bersani. Bersani ha sconfitto il cambiamento promosso da Renzi, ma ora dovrà inevitabilmente accettarlo. Quali problemi affliggeranno il nuovo leader della sinistra italiana nei prossimi mesi? Li provo ad elencare qua sotto:

La busta misteriosa

di Giovanni Gentili   Tra il vaso cinese e la busta misteriosa che scegliereste? daiii il vaso cinese è sicuro ma...fa cagare!!! io busta misteriosa tutta la vita. Voto Renzi. #Proviamolo (Martin)

La scelta della sinistra

  di Lorenzo Banducci Ci siamo. Dopo l’approvazione delle regole delle primarie avvenuta sabato scorso durante l’assemblea nazionale del PD è lanciata la sfida delle idee per far ripartire il Paese da sinistra.