Passa ai contenuti principali

PD e M5S: accordo possibile?


di Giovanni Gentili

"Non so dove potremo fallire ma falliremo,
 
perché il Partito Democratico è fatto così": frase
 
 dei Simpson del 2008.

E adesso???
Ancora una volta il centro sinistra non riesce a vincere le elezioni per colpa di una campagna elettorale giocata troppo sul realismo e troppo poco sulle emozioni. Facile dire ora “se ci fosse stato Renzi…”. Purtroppo è così, checché ne dicano i sondaggi di Pagnoncelli.
E non si tratta, guardate, “di coltivare inganni” come ha detto Bersani in conferenza stampa, ma di offrire una narrazione politica che dia entusiasmo e che sia portatrice di un sogno.


Il problema di questo PD, lo avevo già detto, è l’autoreferenzialità. La presunzione di essere dalla parte dei ‘buoni’ dopo 20 anni di lotta anti-berlusconiana, non ha fatto altro che produrre un partito chiuso in se stesso. Renzi avrebbe sbaragliato le carte. Sarebbe andato alla ricerca dei voti del centro destra e di molti scontenti rifugiatisi nel M5S.
Questo il PD non l’ha voluto fare. Non ha voluto “snaturarsi”. Ha pensato di poter vincere rivolgendosi solo al popolo del centro sinistra. Beh, non è bastato, evidentemente!

E adesso???
Le dichiarazioni di Bersani dovrebbero lasciare fuori discussione l’ipotesi di una grande coalizione PD-PDL. Come sosteneva un mio amico del M5S, ci sarebbe bisogno di un ‘PD illuminato’, che propone 4/5 punti basilari su cui trovare una convergenza comune con i grillini (passatemi il termine…M5S mi aveva stufato). È esattamente ciò che ha proposto Bersani: un programma essenziale da proporre al Parlamento (leggi M5S e Monti) in cui sciogliere i nodi delle riforme istituzionali e della politica, moralità pubblica e privata, difesa dei ceti più esposti alla crisi, impegno per una nuova politica europea per il lavoro.

Le soluzioni all’orizzonte sono due.
- Il M5S non accetta la proposta del PD e si torna a votare.
- Il M5S accetta la proposta ed appoggia, punto per punto, le idee buone di un governo a guida PD.
Quest’ultima sembra la proposta più accreditata, anche a seguito delle prime dichiarazioni.
Resta da capire come i nuovi parlamentari del Movimento si comporteranno. Se saranno disfattisti come in campagna elettorale o se saranno soggetti ad un processo di “istituzionalizzazione”, trasformandosi in politici più flessibili.

Sinceramente, dopo un iniziale sconforto, credo che un accordo di legislatura PD-M5S potrebbe essere non solo l’unica soluzione, ma anche quella auspicabile per fare un po’ di pulizia, dare all’Italia quelle norme di civiltà di cui ha tanto bisogno e riavvicinare i cittadini alla politica.


(Giovanni Gentili)

Commenti

Post popolari in questo blog

Curzio Nitoglia, un cattivo maestro

di Andrea Virga Questo articolo, come quello su Don Gallo 1 , non avrebbe reale ragione d’essere. Anche qui, le gravi affermazioni dottrinali del sacerdote in questione non meriterebbero più d’uno sberleffo, vista la loro palese incompatibilità con la retta dottrina. E tuttavia, anche qui è il caso di un prete consacrato – e stavolta tuttora vivente – che attira proseliti, specie fra i giovani, grazie alle sue opinioni estremiste ed ereticali, con il risultato di diffondere in lungo e in largo i suoi errori. Per questo, ritengo che sia il caso di dedicare una mezz’oretta a mettere in guardia i meno provveduti, che magari preferiscono internet ad un buon padre spirituale, rispetto a questo personaggio: Don Curzio Nitoglia. Il paragone con Don Gallo, però, non riesca troppo offensivo al defunto sacerdote genovese, che aveva almeno il merito di essere molto attivo in ambito sociale e di non aver mai lasciato la Chiesa (cosa non troppo difficile, visto il permissivismo dei suoi super...

Il noviziato Agesci: tempo e idea tra scoutismo e Chiesa

C’è un momento strano nel cammino scout Agesci ed è quello del noviziato: sì, il nome riprende proprio il linguaggio monastico; sì, l’ispirazione è proprio quella; sì, è un periodo di introduzione e studio.  Si tratta del primo momento nella branca rover e scolte, i più grandi nel nostro scoutismo: dura un anno. Di noviziato in Agesci si parla  –  e si sparla  –  in continuazione, non c’è un tema altrettanto trattato e maltrattato, anche nella prassi.È speciale e irrinunciabile e può essere una fonte di riflessione importante anche al di fuori dell’associazione. Cercherò ora di dare a questa riflessione un taglio ecclesiale, per plasmare un avvio di confronto su temi scoutisticamente ed ecclesialmente poco trattati. Il noviziato è un tempo e come tutti i tempi è prezioso. Lo è il nostro, figuriamoci quello dei ragazzi. Con un po’ di ironia, potremmo dire che l’importanza del tempo l’ha capita anche il Papa: in Evangelii Gaudium Francesco scrive che «i...

Commento al Vangelo 25 novembre 2018 - Cristo Re: Gv 18,33-37

Il quarto vangelo coglie l’occasione del colloquio tra Gesù e Pilato - che nessuno probabilmente udì - per coinvolgerci in un confronto sulla regalità di Cristo. Da un lato, la prospettiva imperiale: il “re dei giudei” crea problemi politici. Ma il pericoloso rivoluzionario è proprio quell’uomo consegnatogli dai giudei? Il governatore Pilato, che giudeo non vuol essere, ne dubita: «Tu, indifeso persino dai tuoi amici, proprio tu saresti il re dei giudei? Cosa avresti fatto? Ci sono davvero delle prove credibili contro di te?». Non ci crede. Gesù, insomma, non gli pare affatto un pretendente al trono. Dall’altro lato, Gesù domanda chi gli ha suggerito che lui sarebbe sovrano. Lo Spirito di Dio o l’Accusatore? Entrambi lo sanno! I Romani che temono una congiura contro Cesare o i sommi sacerdoti che temono il Messia che renderà vano il loro ruolo? I primi stiano tranquilli, gli altri un po’ meno... Gesù dice che il suo regno non è un regno come gli altri che si estendono geogr...