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Visualizzazione dei post con l'etichetta pastorale

Lettera pastorale del vescovo Gero Marino (Savona-Noli) - sintesi

Oggi 7 ottobre 2017 è la data scelta da Calogero “Gero”  Marino , Vescovo di Savona-Noli , per diffondere la sua prima lettera pastorale, che vuole essere “uno strumento di lavoro e di revisione di vita personale e comunitaria”. Lo sguardo in uscita per spolverare la fede Il messaggio si preannuncia evocativo già a partire dal titolo “Cominciando da Gerusalemme. Per ritrovare il filo della fede” e dal quadro “Il ragazzo e la luna” di Hopper posto in copertina. L’immagine illustra lo “spingersi oltre” che è desiderio di ciascuno e ricorda che l’“uscire è questione di sguardo”. Se è “lungo e largo, attento e profondo, attratto e attraente” non è una via di fuga, bensì apre nuovi squarci sulle periferie, partendo da una introspezione grata alle proprie radici. Marino si è recato recentemente in pellegrinaggio a Gerusalemme, che rappresenta il cuore della fede negli eventi pasquali. Da lì è necessario cominciare – vivendo sul filo dell’impossibile contro il disincanto di chi dà tu

La sessualità come apertura alla trascendenza: spiritualità, erotismo e etica cristiana

di Niccolò Bonetti Lo scorso 8 Gennaio si è tenuta presso l'aula studio FUCI un incontro dal titolo “La sessualità come apertura alla trascendenza: spiritualità, erotismo e etica cristiana” tenuto dal fucino Niccolò Bonetti.

Benedetto XVI e i divorziati risposati

di Lorenzo Banducci   Su suggerimento di Vatican Insider sono andato a ricercarmi un vecchio intervento di Ratzinger del 2005 nel quale, fra varie tematiche, affrontava, in risposta a una domanda di un prete, la questione dei “divorziati risposati”. Qui vi proponiamo l’estratto in cui Benedetto XVI accennava alla soluzione proposta dalle Chiese Ortodosse, ma soprattutto diceva di non avere ricette rapide a questa questione perché se da un lato c’è da tutelare il bene della comunità e quello del Sacramento, dall’altro c’è da aiutare la sofferenza delle persone. L’intervento del Papa lasciava dunque presagire l’apertura verso un dibattito aperto all’interno della Chiesa senza che però poi vi fosse una concreta discussione fino al Sinodo di quest’anno.

Chi ha paura di Halloween?

di Lorenzo Banducci   Halloween non è sicuramente una festa della tradizione cristiana e rimanda, per certi aspetti, a un mondo, quello dell’occulto e dell’esoterico, che non ha molto a che fare con quello luminoso di Cristo.

Vent'anni dopo...

Di Gianni Geraci  Avendo fatto parte del piccolo gruppo che si è fatto carico degli aspetti organizzativi della conferenza teologica internazionale “Le strade dell’amore” che lo scorso 3 ottobre ha cercato di rispondere alla domanda: “Quale pastorale con le persone omosessuali e transessuali?” posso testimoniare che alcuni di noi erano preoccupati di ritrovarsi la sala vuota. Solo io ero molto ottimista anche perché avevo vissuto la straordinaria avventura di un’altra conferenza simile alla cui organizzazione avevo partecipato nel 1999: allora il numero dei partecipanti era stato così alto che abbiamo dovuto organizzare una sorta di conferenza alternativa in un ristorante lì vicino. “Ma nel 1999 – mi aveva fatto osservare qualcuno - erano state coinvolti anche Noi siamo chiesa ed alcune associazioni omosessuali. Adesso la conferenza è organizzata da un comitato composto da quattro italiani che sono davvero pochi”.

La strada intrapresa da Friburgo sui divorziati risposati

Pubblichiamo oggi un’intervista a Eberhard Schockenhoff, a cura di KNA (Katholische Nachrichten Agentur) in “www.domradio.de” dell'8 ottobre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Il teologo morale cattolico friburghese Eberhard Schockenhoff ritiene che le nuove linee di orientamento pastorale della diocesi di Friburgo siano un importante passo nel processo di riforma cattolico.

La mia settimana sociale dei cattolici italiani

di Lorenzo Banducci Torino te la immagineresti grigia, fredda e persino un po’ rigida. Popolata di persone in abiti scuri, che vagano con le loro valigette, perse nei loro pensieri e concentrate nei loro affari. Come in tutti i pregiudizi la falsità scompare di fronte alla realtà dei fatti. Torino e la sua gente, Torino e le sue vie mi hanno accolto con affetto e grande dolcezza dal 12 al 15 settembre per la 47° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Torino ha saputo mostrare il suo lato migliore, che è fatto anche di quelle figure sul cui volto brilla incessante la luce della fede e di Cristo. Torino e i suoi “Santi Sociali”: da don Bosco ad Allamano, dal Murialdo al Cottolengo hanno illuminato dal Cielo questa importante momento per la Chiesa Italiana.

Papa Francesco, i non credenti e la coscienza

di Lorenzo Banducci Stavolta il Papa l’ha combinata grossa. Ammetto di averlo pensato per un attimo mentre leggevo la lettera indirizzata da Papa Francesco al quotidiano “La Repubblica”. Consiglio a ciascuno di prendersi in mano il testo insieme alle due lettere antecedenti (7 luglio 2013 e 7 agosto 2013 ) di Eugenio Scalfari per condurre una riflessione personale autentica su temi che non si risolvono in poche righe ma che interrogano nel profondo la vita di ciascuno di noi. Vorrei restare, per quanto possibile in questo spazio, generico e vago senza entrare nello specifico delle questioni affrontate nei tre testi.

Verso una «teologia della donna?»

di Françoise Renard (Rosée - Belgique) in “www.comitedela jupe.fr” del 31 agosto 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Nel corso dell'intervista con i giornalisti che lo accompagnavano sull'aereo di ritorno dalla GMG di Rio il 31 luglio scorso, il papa ha parlato anche del ruolo delle donne nella Chiesa. Ancora una volta, provo un profondo disagio, non solo sentendo ripetere un “no”categorico alla prospettiva di ordinazione di donne, ma soprattutto sentendo un discorso fondato su una reale incomprensione della piena e semplice umanità delle donne. Le parole di Francesco fanno presagire la volontà di trovare delle vie di riconoscimento dell'azione delle donne nella Chiesa, ma la riflessione mi sembra mal impostata.

In memoria di don Marco Bisceglia

di Emanuele Macca Ho appena terminato la lettura del libro di Rocco Pezzano, “Troppo amore ti ucciderà – Le tre vite di don Marco Bisceglia” (ed. Edigrafema). E mi è rimasto un nodo alla gola, come spesso mi capita quando condivido storie forti di altre persone identificandomi in pezzi delle emozioni che esse sanno trasmettere. Si parla di una persona che è stata sacerdote di formazione gesuita, guida spirituale nella principale parrocchia di Lavello (Potenza) dove fonda la “comunità di base” del Sacro Cuore legandosi così ai preti del dissenso rispetto alle Gerarchie Ecclesiastiche; all'arrivo delle forze dell'ordine per allontanarlo dalla parrocchia, la comunità di fatto si sfalda.

Cosa resta di una GMG

di Rocco Gumina Poche settimane fa si concludeva in Brasile la Giornata Mondiale della Gioventù. Tantissimi i partecipanti giunti da ogni angolo del pianeta per mostrare al mondo intero quanto sia importante annunciare Cristo. Grande la festa e la folla per le strade di Rio de Janerio. Infatti si sono calcolati nella sola messa conclusiva tre milioni di presenze. Attenta la riflessione attorno al tema dell’evento “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19). Gioiosa l’attesa per la prossima Giornata che si svolgerà a Cracovia nel 2016. Ma, per i partecipati reali e virtuali, cosa resta della GMG? Disfatte le valigie, tornati a casa, ripreso il solito lavoro e la quotidiana fatica cosa ci si porta dietro che prima non si possedeva?

Un'altra preghiera del 15 di agosto

di un gruppo di omosessuali cattolici in “www.lavie.fr” del 15 agosto 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Degli omosessuali cattolici che si sono opposti alla legge Taubira [“matrimonio gay”],  interpellano la Chiesa sul suo modo di considerare l'omosessualità. La Vie riproduce il loro  intervento.

La mia ultima ora di religione

Diamo avvio alla nostra nuova collaborazione con gli amici di www.vinonuovo.it pubblicando questa lettera ricevuta da un maturando corredata da qualche spunto di riflessione sulla scuola. di Sergio Ventura Una lettera ricevuta da un maturando. E qualche riflessione su un luogo in cui passano molte di quelle ormai novantanove pecorelle fuggite dall'ovile

Adolescenti e Chiesa a confronto

di Barbara Marchica Gli adolescenti desiderano educatori che sappiano guidarli in modo autentico alla ricerca della vera interiorità. La formazione degli adulti diventa così un passaggio fondamentale. Il lavoro di analisi sul documento della Cei Educare alla vita buona del Vangelo ha permesso agli studenti di un liceo classico del centro storico di Milano di riflettere e di confrontarsi sugli Orientamenti pastorali, proposti dall'episcopato italiano. Nel primo articolo gli adolescenti si sono concentrati sul capitolo intitolato Educare in un mondo che cambia ; nell'articolo successivo si sono cimentati con il capitolo Gesù, il maestro , soffermandosi in modo particolare sul paragrafo n. 20, La Chiesa discepola, madre e maestra . Quest'ultimo articolo (i primi due sono apparsi su Sett. n. 11/11, p. 6 e n. 21/11, p.11), vede le riflessioni degli studenti sul terzo capitolo Educare, cammino di relazione e fiducia. In qualità di insegnante di religione cattolica, a

Temi di morale sessuale, in dialogo con Giannino Piana

Pubblichiamo oggi il dialogo fra il nostro Niccolò Bonetti  ed il teologo Giannino Piana avvenuto a Firenze a margine dell'incontro organizzato dal "gruppo Gionata" di Firenze dal titolo "Omosessualità. Una proposta etica" . Nato nel 1939, Giannino Piana ha insegnato etica cristiana presso la Libera Università di Urbino e etica ed economia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino. È stato presidente dell'Associazione Italiana dei Teologi Moralisti. Fa parte delle redazioni delle riviste Hermeneutica , Credere oggi , Rivista di teologia morale e Servitium ; collabora al mensile Jesus con la rubrica "Morale e coscienza" e al quindicinale Rocca con la rubrica "Etica Scienza Società".

Vita civile e associazioni: un legame possibile

di Pierfrancesco Sesto Rubino “Del resto , noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno”   Rm 8,28 E’ con queste parole che S.Paolo chiama i suoi confratelli della comunità di Roma a confidare nell’amore di Dio che si esprime attraverso l’azione dello Spirito Santo nella nostra vita e quindi a contribuire all’edificazione del Regno. Tutto concorre, anche i piccoli gesti.

Una giornata particolare

di Lorenzo Banducci Il suono, sempre terribile, della sveglia ha spento il mio torpore in una tiepida mattina di metà marzo. Ho avuto appena il tempo di stropicciarmi gli occhi e aprire la finestra per vedere fuori. Erano le 6 del mattino di un 13 marzo particolare, ma io ancora non lo sapevo.

No al clericalismo e alla borghesia dello spirito

di Jorge Mario Bergoglio     Omelia del 2 settembre 2012 a Buenos Aires.   L ’ascolto della Parola mi ha fatto sentire tre cose: vicinanza, ipocrisia e mondanità. La prima lettura dice: «Per caso esiste una nazione così grande da avere i propri déi vicini quanto lo è il Signore nostro Dio a noi?». Il nostro Dio è un Dio che si avvicina. È un Dio che si fa vicino. Un Dio che ha iniziato a camminare con il suo popolo e dopo si è fatto uno di loro come Gesù Cristo, per esserci più vicino. Ma non con una vicinanza metafisica, ma con quella vicinanza che descrive Luca quando Gesù va a curare la figlia di Jairo, con la gente che lo spintona fino a soffocarlo mentre un’anziana tenta di toccargli il mantello. Con questa vicinanza della moltitudine che voleva azzittire il cieco che con le grida voleva farsi sentire all’entrata a Gerico. Con questa vicinanza che ha dato animo a quei dieci lebbrosi per chiedergli di lavarli. Gesù è qui. Nessuno voleva perdersi questa vicinanza, p

Il centro di gravità del cattolicesimo si è spostato

di Henri Tincq   in “www.slate.fr” del 15 marzo 2013 (traduzione: www.finesettimana.org )   L'Europa non è più il centro della Chiesa. Giovanni Paolo II era venuto dall'Est, papa Francesco viene dal Sud. Il centro di gravità del mondo cattolico si è spostato. Il suo orizzonte si è ampliato, mondializzato. Un orizzonte che non è più, per il nuovo papa, quello delle guerre europee che avevano così dolorosamente segnato degli uomini come il polacco Karol Wojtyla e il tedesco Jospeh Ratzinger.

Extra omnes!

di Lorenzo Banducci   EXTRA OMNES! Due semplici parole in latino daranno via al prossimo Conclave della Chiesa Cattolica che porterà all’elezione di un nuovo Pontefice. I Cardinali riuniti nella Cappella Sistina faranno interamente posto nei loro cuori e nelle loro menti alla luce dello Spirito che guiderà la loro scelta.