Pare non possano darsi opposizioni che essa [la Chiesa] non riesca ad abbracciare.Da molto tempo la Chiesa si gloria di riunire in sé tutte le forme di Stato e di governo, di essere cioè una monarchia autocratica il cui capo è eletto dall’aristocrazia dei cardinali e in cui c’è tuttavia tanta democrazia che – senza alcun riguardo per il ceto o per l’origine – anche l’ultimo pastore d’Abruzzo (…) può diventare quel sovrano autocratico.La sua storia conosce esempi del più stupefacente
accomodamento ma anche della più rigida intransigenza, di una capacità della più virile resistenza e insieme di femminea arrendevolezza, in uno strano miscuglio di orgoglio e di umiltà. E’ a stento concepibile che un rigoroso filosofo della dittatura autoritaria come il diplomatico spagnolo Donoso Cortés ed un ribelle come Padraic Pearse che con carità francescana si è dedicato con
abnegazione al povero popolo irlandese,alleandosi coi sindacalisti siano stati entrambi buoni cattolici. Ma anche da un punto di vista teologico la complexio oppositorum domina ovunque. Il vecchio e il nuovo Testamento valgono entrambi, l’uno accanto all’altro, e all’aut-aut marcionita si risponde qui con un “sia-sia” (…). E infine la cosa più importante: questa infinita ambiguità si combina di nuovo col più preciso dogmatismo e con un Wille zur Dezision, nel momento in cui culmina nella dottrina dell’infallibilità pontificia.
(C. SCHMITT, Römischer katholizismus und politische Form, München, 1925, trad. it. di C. Galli, Cattolicesimo romano e forma politica, Milano, 1986, pp. 35-36).
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abnegazione al povero popolo irlandese,alleandosi coi sindacalisti siano stati entrambi buoni cattolici. Ma anche da un punto di vista teologico la complexio oppositorum domina ovunque. Il vecchio e il nuovo Testamento valgono entrambi, l’uno accanto all’altro, e all’aut-aut marcionita si risponde qui con un “sia-sia” (…). E infine la cosa più importante: questa infinita ambiguità si combina di nuovo col più preciso dogmatismo e con un Wille zur Dezision, nel momento in cui culmina nella dottrina dell’infallibilità pontificia.
(C. SCHMITT, Römischer katholizismus und politische Form, München, 1925, trad. it. di C. Galli, Cattolicesimo romano e forma politica, Milano, 1986, pp. 35-36).
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