Tu
sei in agonia, e tuttavia nel tuo cuore traboccante di dolore c'è
ancora posto per la sofferenza altrui. Stai per morire, e ti
preoccupi di un criminale il quale, pure nei tormenti, deve
riconoscere che il suo martirio infernale non è una pena immeritata
nei confronti della sua vita malvagia. Vedi tua Madre, e ti rivolgi
anzitutto al figlio prodigo. L'abbandono di Dio ti stringe la gola, e
tu parli di Paradiso.
I tuoi occhi si ottenebrano nella notte di
morte, e ravvisano ancora l'eterna luce. Morendo ci si preoccupa
solo. di se stessi, poiché gli altri ci lasciano soli e abbandonati,
e tu invece ti dai pensiero delle anime che devono entrare con te nel
tuo Regno. Cuore d'infinita misericordia! Cuore forte ed eroico!
Un
miserabile delinquente ti prega di un ricordo, e tu gli prometti il
Paradiso. Tutto si rinnoverà quando tu sarai morto? Una vita di
peccati e di vizi può trasformarsi così rapidamente, solo che tu te
ne avvicini? Se tu pronunci sopra una esistenza le parole della
assoluzione, vengono graziati e trasformati persino i peccati e le
bassezze ripugnanti di una vita criminale, a tal punto che nulla più
ne impedisce l'ingresso nella santità di Dio. Ecco, noi avremmo
ammesso, volendo spingere le cose fino all'estremo, un briciolo di
buona volontà anche in un bruto e malfattore di tal sorte. Ma le
abitudini perverse, gli istinti viziosi, la brutalità e il fango, la
bassezza... tutto ciò non scompare con un briciolo di buona volontà
e con un fugace pentimento sul patibolo! Uno di tal fatta non può
andare in Paradiso così in fretta come i penitenti e le anime
lungamente purificate, o come i santi, i quali non fecero altro che
affinare il corpo e l'anima e renderli degni del Dio tre volte santo!
Tu invece pronunci la parola onnipotente della tua grazia, ed essa
penetra nel cuore del ladrone, trasformando i fuochi d'inferno della
sua agonia nella fiamma purificatrice del divino amore. Tutto ciò
che rimaneva ancora in lui come opera del Padre tuo, questa fiamma lo
illumina in un istante; e tutto ciò che, per colpa della creatura
ribelle era sbarrato a Dio, viene distrutto dall'amore. Così il
ladrone entra con te nel Paradiso di tuo Padre.
Darai
anche a me la grazia di non perdere mai il coraggio di esigere tutto,
temerariamente, dalla tua bontà e di tutto aspettarmi? Il coraggio
di dire, fossi anche il più rinnegato dei criminali: - Signore,
ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno?
Signore,
fa' che la tua croce s'innalzi davanti al mio letto di morte. Che la
tua bocca ripeta anche a me: - In verità, ti dico, oggi stesso tu
sarai con me in Paradiso. Questa tua parola mi renda degno di entrare
nel Regno del Padre tuo, completamente assolto e santificato dalla
potenza purificante della morte subita con te e in te.
Karl Rahner
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