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Visualizzazione dei post con l'etichetta politica

Tra passato e futuro: il grande/piccolo centro

di Rocco Gumina Due recenti avvenimenti mi spingono a riflettere sulla consistenza e l’eredità politica del Centro in Italia. Infatti in questa settimana che sta per concludersi Mario Monti da tecnico prestato alla politica ha finalmente, e forse, concluso la sua parabola d’impegno partitico; inoltre ho avuto la possibilità di ascoltare la figlia del grande statista Alcide De Gasperi, Maria Romana, invitata dall’Associazione “Alcide De Gasperi” di Caltanissetta. 

Siria. I cristiani sono a modo loro parte attiva nella rivoluzione

intervista a Ayman Abdel-Nour, a cura di Souriya 'ala toul in “syrie.blog.lemonde.fr” del 13 ottobre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org) Souriya 'ala toul ha messo on line il 13 ottobre un'intervista dell'ingegnere Ayman Abedl-Nour, creatore e redattore capo di All4Syria. Con più di 22.000 lettori quotidiani, questo sito è considerato da anni, da molto prima della rivoluzione, come il primo sito siriano di informazione on line, o addirittura il primo media siriano in assoluto. Compagno di università di Bachar al-Assad, Ayman Abdel-Nour lo ha consigliato durante gli anni in cui si preparava al potere. Riteneva allora che l'amico volesse realmente riformare il paese. Ma, poco tempo dopo l'arrivo di Bachar al vertice dello Stato, ha perso speranza: invece di mettere in atto le riforme che avevano immaginato, Bachar si è affrettato a promulgare leggi destinate ad arricchire la famiglia della moglie, Asma al-Akhras, i figli dei suoi zii al-Assa

Una proposta di smilitarizzazione dei cappellani militari

di Luigi Mariano Guzzo I primi cristiani a chi chiedeva il battesimo, domandavano: “Fratello, scegli: o il battesimo o le armi?”. Quasi a significare che è evidente l’incompatibilità tra Vangelo e armi. Ma soprattutto ad indicare che l’unica strada percorribile per il cristiano è quella della non-violenza. E’ chiara, quindi, la contraddizione dei preti con le stellette, ovvero dei cappellani militari che assumono i gradi delle forze armate in quanto inseriti nella gerarchia militare. 

Basta con i minuti di silenzio!

di Flavia Modica Dopo l’ennesima tragedia avvenuta al largo delle coste di Lampedusa, venerdì 4 ottobre, a mezzogiorno, si è celebrato un minuto di silenzio. Un gesto in sé carico di significato, ma che se stancamente ripetuto a fronte di tragedie simili, senza che a ciò si accompagnino decisioni e azioni concrete, non è che un mero atto retorico. 

Ho sognato di vivere in un paese normale

di Lorenzo Banducci Stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato di vivere in un paese normale.

Ma se tornassimo a parlare di lealtà?

di Rocco Gumina Ormai da diverso tempo il dibattito politico e sociale in Sicilia è caratterizzato dall’emergere e dal consolidarsi di una dialettica che trova nel termine legalità la sua primordiale espressione identificativa. Non passano settimane, infatti, che il Presidente della Regione Crocetta, i suoi assessori, i rappresentanti di Confindustria Sicilia, alcune e diverse forze associative e partitiche non si rifacciano in un modo o nell’altro all’impegno verbale o progettuale improntato alla legalità. Lo stesso Crocetta ha costruito la sua candidatura alla guida della Sicilia tramite la legalità proposta già come metodo nella città di Gela, di cui era sindaco, e termine apripista per la scalata alla conquista del governo regionale. Come anche tutta una schiera di imprenditori e professionisti che hanno sposato la legalità come formula e parola espressiva in sintesi di una modalità diversa di fare impresa, di sviluppo del territorio e di chiaro contrasto alla criminalità o

L’avvento di un Berlusca semi-democratico

di Rocco Gumina L’estate sta finendo e la politica italiana nelle sue varie forme ed espressioni ci regala, prima dell’avvento dell’autunno e del rigido inverno, alcune sollecitazioni su cui vale la pena riflettere. Nonostante il caldo estivo i politici nostrani non hanno permesso una pausa sui temi “forti” dell’agenda politica come la situazione giudiziaria di Berlusconi, l’IMU, la ripresa economica, la legge elettorale. Il periodo di calura, però, ci ha concesso un’immagine fotografica che al di là delle ironie che si possono elaborare, ci permette di avviare una riflessione su di un tema davvero importante: dopo Berlusconi, che pare ormai sulla soglia del tramonto politico, quale leader canalizzerà maggiormente le attenzioni dei giornalisti e degli italiani?

La mia settimana sociale dei cattolici italiani

di Lorenzo Banducci Torino te la immagineresti grigia, fredda e persino un po’ rigida. Popolata di persone in abiti scuri, che vagano con le loro valigette, perse nei loro pensieri e concentrate nei loro affari. Come in tutti i pregiudizi la falsità scompare di fronte alla realtà dei fatti. Torino e la sua gente, Torino e le sue vie mi hanno accolto con affetto e grande dolcezza dal 12 al 15 settembre per la 47° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Torino ha saputo mostrare il suo lato migliore, che è fatto anche di quelle figure sul cui volto brilla incessante la luce della fede e di Cristo. Torino e i suoi “Santi Sociali”: da don Bosco ad Allamano, dal Murialdo al Cottolengo hanno illuminato dal Cielo questa importante momento per la Chiesa Italiana.

Il pasticcio dei test d'ingresso

di Lorenzo Banducci Aprendo il giornale di notizie buffe se ne leggono tante, ma quella che ho visto apparire oggi sui giornali online le ha schiacciate tutte. Il ministro dell’istruzione Carrozza, infatti, a fianco del presidente del consiglio Enrico Letta ha annunciato che all’interno del “Decreto scuola” vi sarebbe stato posto per la cancellazione del così detto “bonus maturità”. Tale norma introduceva, all’interno dei test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso, la possibilità di avere un bonus nel punteggio in base al voto ottenuto all’esame di stato.

Attenti all'originale

di Rocco Gumina Nel clima politico e sociale di confusione e di incertezze che ci troviamo a vivere in questi tempi, Silvio Berlusconi ha pensato bene di sfruttare l’assist dell’amico-nemico Marco Pannella rappresentato dalla raccolta firme per i dodici referendum sulla giustizia, per il matrimonio breve, per l’abolizione dell’8X1000 alle confessioni religiose ecc. L’occasione presentata era ghiotta perché gli ha permesso di tornare in un contesto particolare sul tema della giustizia, e pertanto delle sue vicende con essa, come ormai fa da diverse settimane prima e dopo la sentenza di condanna che ha ricevuto. Il tema è il motore, rappresenta il demiurgo per il futuro del governo di grossa coalizione targato Letta. Infatti al di là dell’incomprensibile battaglia sull’IMU - date le ricadute negative in termini fiscali che ci saranno in ambito locale e in investimenti su sicurezza e altro - che il governo pare essere riuscito a superare, la vicenda giudiziale di Berlusconi -

La Siria e il Medio Oriente. Uscire da ragionamenti settari

di Lorenzo Banducci Si spostano le navi da guerra nel Mediterraneo orientale di fronte alle coste siriane. Il conflitto fra gli uomini del regime di Assad e i ribelli sta acquistando una drammatica dimensione internazionale dopo il presunto utilizzo di armi chimiche fatto dal governo per contrastare le forze ribelli.

Berlusconi ai servizi sociali... in FUCI!!

di Giorgio Romagnoni E se Silvio svolgesse i servizi sociali in FUCI??

Uniti sì, ma attorno a cosa?

di Rocco Gumina “Uniti sì, ma su che cosa?”. In questo modo il leader della sinistra giovane della DC, Giuseppe Dossetti, rispondeva ai propositi unitivi a base moralistico – valoriale avanzati da Attilio Piccioni, segretario nazionale della stessa, in una infuocata direzione del grande partito d’ispirazione cristiana. La domanda del giovane politico proveniente dalla Cattolica di Milano, aveva come chiaro intento il fatto di dare vita ad un’impostazione politica basata sulla tecnicalità della stessa – tramite l’avanzare di riforme sociali, economiche, politiche fondate su un’idea di Stato – più che su di un impianto di contrapposizione propagandistica ai danni del Partito Comunista Italiano guidato da Palmiro Togliatti.

Contendenti democristiani?

di Lorenzo Banducci Anche ieri sera si è consumato, durante la Direzione Nazionale del Partito Democratico, l’ennesimo momento di grossa difficoltà per questa forza politica. Sembrerebbe stabilita, almeno in apparenza, una data per le prossime primarie per la scelta del segretario (24 novembre) ma ancora le regole non sono state definite e si è rimandato tutto a una prossima assemblea nazionale (20-21 settembre).

I "semi-professionisti" del fariseismo politico

di Rocco Gumina Recentemente il governatore siciliano Rosario Crocetta è stato al centro di una polemica che lo ha riguardato circa i presunti “professionisti” dell’antimafia. Una questione che in passato, come tutti sanno, ha visto come protagonisti alcune fra le più grandi personalità, in ambito culturale e intellettuale, che la Sicilia ha generato negli ultimi cinquant’anni. La querelle che ha investito il fondatore del Megafono , può stimolare indirettamente - come realtà dirimpettaia - una riflessione sui “semi-professionisti” del fariseismo politico, che mi pare coinvolga sempre in maggior modo quel che rimane dei partiti nazionali e anche quel che emerge dalla realtà locale. Dico “semi-professionale” non per gettare discredito su qualcuno, ma a mo’ di caratterizzazione di qualcosa: basti pensare al fatto che alcuni deputati al parlamento si fanno chiamare cittadini, oppure all’orientamento di movimenti e associazioni che si muovono in ambito locale, i quali scambiano con

Cittadini di fatto e cittadini di diritto….se non ora quando?

di Flavia Modica Di recente, in un’intervista a Radio 24, il Ministro per l’Integrazione Kyenge è tornata sul tema della cittadinanza agli stranieri residenti in Italia, in particolare definendo in modo più dettagliato il concetto di ius soli a cui aveva fatto riferimento nelle prime dichiarazioni in materia, poco dopo la sua nomina al Ministero. Le suddette dichiarazioni avevano suscitato, e continuano a suscitare tutt’ora, un acceso dibattito sul tema, che non sempre purtroppo ha mantenuto toni adeguati ad un dibattito politico. «Come ministro ho posto un problema non per imporre un modello, ma con l'obiettivo di suscitare un dibattito nel Paese per adattare la normativa alla realtà italiana di oggi».  La Kyenge ha avuto senz’altro il merito di riaccendere i riflettori su un problema estremamente attuale, ma che fatica a trovare interlocutori seri e costanti nei nostri esponenti politici e al quale non è ancora stata data una risposta.

Europa: “Ma com’era cominciato tutto?”

di Manuela Cilia “Scendendo verso le praterie fiorite, vicino al mare, Europa teneva in mano, sbalzato in nobili metalli, il suo destino. […] Un toro l’avrebbe rapita dall’Asia verso quella terra che si sarebbe chiamata Europa, come anni prima il disperato errare marino di una giovenca che aveva pascolato in terra greca si era concluso in Egitto, al lieve tocco della mano di Zeus.” Mi servo di questo breve frammento tratto da “Le nozze di Cadmo e Armonia” di Roberto Calasso per cominciare con voi, cari lettori di Nipoti di Maritain, una chiacchierata sulla nascita di quella che oggi si chiama Unione Europea e per ricordare insieme la grande opportunità che rappresenta soprattutto per noi giovani.

Giuseppe Lazzati: sentinella nella notte

di Rocco Gumina Il 5 luglio scorso, Papa Francesco con apposito decreto ha riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe Lazzati. È certamente un passo importante in vista dell’approvazione canonica - ovvero accettata e proposta come da esempio per l’intera Chiesa cattolica sparsa nel mondo - della santità di questa esperienza. È altresì un segnale molto rilevante perché la comunità dei credenti in Cristo riconosce l’imitazione di stati di vita legati a scelte e a vicende che in pieno sono addentrate nella storia degli uomini come quelle politiche, culturali e sociali in genere. La storia di Giuseppe Lazzati è una di esse. Egli è stato: docente universitario; dirigente dell’Azione Cattolica; prigioniero in un campo di concentramento nazista; padre costituente - insieme a Dossetti, La Pira, Moro, Fanfani e molti altri - all’indomani del secondo conflitto mondiale; rettore per molti anni della più importante istituzione universitaria cattolica quella del “Sacro Cuore” di M

Un anno da Nipoti

di Lorenzo Banducci Il 6 luglio 2012 passeggiavo per Pisa e, lo ammetto, avevo in testa tutto tranne che l’idea di creare un blog.

Viaggio nel paese che non cresce mai

di Giacomo Poggiali Venti anni di berlusconismo sembrano volati e buttati via, perché ancora non ci abbiamo capito niente, non abbiamo imparato, non siamo cresciuti: non siamo pronti a voltare pagina. E la crescita che si è bloccata non è di certo solo quella dei numerini del PIL.