Finché
si continuerà ad impedire alle donne [...] di decidere sul
loro benessere spirituale e sul loro impegno, la chiesa come
discepolato di uguali non sarà realizzata e la potenza dell'evangelo
sarà fortemente sminuita.[...] Una spiritualità cristiana
femminista ci chiama perciò a convocare la "ekklesìa delle
donne" che, con la forza adirata dello Spirito, sono mandate
all'esterno a nutrire, guarire e liberare il nostro popolo, cioè le
donne; essa smaschera il peccato strutturale e l'alienazione del
sessismo e ce ne libera, ci spinge a diventare figlie e portavoci di
Dio; respinge l'adorazione idolatrica della maschilità ed esprime
l'immagine divina in esistenza e linguaggio umani femminili; ci
libera dall'interiorizzazione del falso altruismo e del falso
sacrificio di sé, che si preoccupa innanzitutto del benessere e del
lavoro degli uomini a danno del benessere e della vocazione nostri e
delle altre donne; ci mette in grado di vivere 'l'una per l'altra' e
di sperimentare la presenza di Dio nell'ekklesìa come riunione di
donne. Quelle che fra noi hanno udito questa chiamata rispondono
impegnandosi nella lotta delle donne e di tutti i popoli per la
liberazione, rendendosi affidabili nei confronti delle donne stesse e
del loro futuro e collaborando ad alimentare la solidarietà
all'interno dell'ekklesìa delle donne. Impegno, affidabilità e
solidarietà nella comunità sono i contrassegni distintivi della
nostra vocazione e della nostra battaglia.
Elisabeth Schüssler Fiorenza, In memoria di lei
Commenti
non è meglio "femminile" è molto più... femminile, cioè esalta le donne invece di renderle un partito o una ideologia.
Cos'avrebbe di tanto sgradevole?
La coscienza di "genere" mica è un male in sè.
Il femminismo poi è un fenomeno variegato e contraddittorio.
Poi se nel tempo il femminismo dimostrerà di poter accogliere altre sensibilità ben venga ma al momento mi sembra sia sinonimo di "adesso tocca a noi!!".
Il femminismo, pur partendo da una base che condivido, portato all'esasperazione come in questi ultimi anni, non mi sembra esalti la donna ma anzi che la renda imbecille come gli uomini imbecilli.
Quindi il termine a me non piace e se fossi una donna me ne guarderei bene.
E sia ben chiaro che sono per l'esaltazione del maschile e del femminile finalmente assieme.
Uomini e donne assieme sono più di uomini e donne separati, sembra una banalità ma non lo è.
http://recensioniteologia.blogspot.it/2013/04/donne-della-bibbia.html
la recensione di un libro dal titolo: "L’avventura spirituale al femminile"
Schussler Fiorenza è FEMMINISTA. Una delle più illustri e accreditate esponenti del femminismo cristiano.
I maschi al posto d'inalberarsi e si temere per il loro dominio perduto (per questo preferiscono il termine per loro più innocuo, e remissivo, di "femminilità", che per essi è sinonimo di dolcezza e sottomissione) studino il femminismo: scopriranno che è stato una pietra miliare per il progresso della CIVILTÀ di tutti/e, non solo lo sfogo di quattro isteriche.