Certamente,uno
ha il diritto di mettere in pratica la non repressività anche
all'interno della società conformistica: dalle stravaganze
nell'abbigliamento agli espedienti più folli della vita diurna e
notturna.
Ma
nella società costituita ,questo genere di proteste si muta in uno
strumento di stabilizzazione e perfino di conformismo ,poichè non
solo lascia intatte le radici del male ,ma anche testimonia a favore
dell'esistenza di una libertà all'interno della repressione
generale.
E'
certamente un bene che queste libertà del privato siano ancora
praticate e praticabili ma la generale assenza di libertà conferisce
loro un significato regressivo.
Un tempo questi sfoghi individuali
della repressione erano un privilegio esclusivo di una limitata
classe alta ,mentre in condizioni eccezionali venivano concessi anche
agli strati meno privilegiati della popolazione.
In
contrasto a ciò,la civiltà industriale avanzata democratizza le
autorizzazioni allo sfogo.
Questa forma di compenso serve a rafforzare
il governo che la consente e alle istituzioni che sommistrano il
compenso.
Marcuse,Eros
e civilità
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