Per
quanto concerne la pietà mariana, la nostra riflessione ci ha
portati a concludere: il culto della beata Vergine, se si vuole che
non si perda nell'astrattezza o sia confinato in di mensioni
puramente individuali, deve essere permeato dai contenuti del
messaggio evangelico sulla povertà. Vogliamo dire: deve essere
occasione per predicare a coloro che sono sociologicamente ricchi e a
coloro che sono sociologicamente poveri l'unico evangelium
paupertatis, cioè la subordinazione dei beni di questo mondo ai
valori del Regno e la loro primordiale destinazione al servizio e
alla promozione dell'uomo; deve essere momento cultuale per
l'annuncio del messaggio del Magnificat e delle
Beatitudini, per il rifiuto di ogni 'compromesso con qualsiasi
forma di ingiustizia sociale' (Evangelica Testificatio, n.18) e
per la denuncia di ogni forma di oppressione dei poveri; ambito
orante per sollevare i cuori sfiduciati verso Dio che 'solleva
l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero' (Sal 112
[113], 7) e per ascoltare il' grido dei poveri' (Gb 34, 28) che si
leva 'più incalzante che mai [...] dalla loro indigenza
personale e dalla loro miseria collettiva' (Evangelica
Testificatio, 17); deve essere ammonimento a non presentare certe
situazioni sociali come espressioni della 'volontà di Dio' quando
sono solo effetto del peccato degli uomini.
In questo
atteggiamento cultuale - di fiducia in Dio e di denuncia
dell'ingiustizia - ci ha preceduti Maria di Nazareth.
208° CAPITOLO GENERALE DELL ORDINE DEI SERVI Dl MARIA,”Fate quello che vi dirà”, 1983, pg 78-79
Il
suo inno di ringraziamento non è certo un proclama di messianismo
terreno né un grido di rivolta sociale, ma non è nemmeno una
preghiera disincarnata: è un canto di liberazione sgorgato dalla
fede; è memoria degli interventi di Dio nella storia; è parola
detta a nome di "coloro che non accettano passivamente le
avverse circostanze della vita personale e sociale né sono vittime
dell’‘alienazione’ — come si dice oggi — bensì proclamano
con lei che Dio è "vindice degli umili" e, se è il caso,
"depone i potenti dal trono".
208° CAPITOLO GENERALE DELL ORDINE DEI SERVI Dl MARIA,”Fate quello che vi dirà”, 1983, pg 78-79
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